Voluntary Disclosure
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Lavori in corso di definizione
Il provvedimento sulla Voluntary Disclosure è diventato recentemente definitivo. Rispetto alla proposta iniziale, stralciata completamente la scorsa primavera, sono state introdotte numerose modifiche finalizzate a rendere più appetibile l’operazione e a eliminare quelle criticità che ne avrebbero compromesso l’effettiva utilizzabilità. Tra le modifiche più significative, si segnalano:
- una procedura semplificata per gli importi di minore entità;
- l’apertura ad imprese individuali, società di persone, società di capitali in relazione a tutti gli importi sottratti ad imposizione, sia trasferiti all’estero che detenuti in Italia;
- la riduzione delle sanzioni e delle responsabilità penali.
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Quali sono, ad oggi, i presupposti della Voluntary Disclosure:
- avere la residenza fiscale in Italia;
- essere proprietari di patrimoni all’estero;
- aver omesso al fisco la dichiarazione di tali patrimoni nel quadro Rw;
- non aver ricevuto avvisi di accertamento da parte dell’Agenzia delle Entrate.
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A chi è indirizzata la Voluntary Disclosure?
I soggetti passivi della Voluntary Disclosure sono tutte le persone fisiche residenti in Italia che rientrano in una delle seguenti casistiche:
- cittadini italiani che detengono patrimoni all’estero;
- cittadini stranieri residenti fiscalmente in Italia, in relazione ai loro patrimoni e possedimenti esteri.
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Cos’è la Voluntary Disclosure?
La “Voluntary Disclosure” conosciuta anche come “Collaborazione Volontaria” è la procedura che consente ai soggetti di cui sopra di sanare la propria posizione con il fisco italiano, tramite l’integrale pagamento degli importi dovuti.
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Quali vantaggi offre la Voluntary Disclosure?
Chi decide di ricorrere alla Voluntary Disclosure non avrà diritto a sconti sulle imposte dovute, ma potrà sanare la sua posizione con il fisco usufruendo di una congrua riduzione sulle sanzioni applicabili.
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Come funziona la Voluntary Disclosure?
Se vuoi entrare nel merito del funzionamento della procedura invitiamo ad approfondire la lettura leggendo il post del blog sulla Voluntary Disclosure.
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Quanto costa la Voluntary Disclosure?
Il costo è composto dalle seguenti componenti:
- sanzioni per le omissioni nel Quadro RW;
- imposte integralmente dovute.
La loro determinazione compete all’Amministrazione Finanziaria. Il costo varia da caso a caso, nella stima ci sono diversi fattori da considerare come:
- il tipo di operazione posta in essere inizialmente, al momento, cioè, della costituzione degli investimenti esteri;
- Paese in cui sono detenuti gli investimenti esteri;
- l’arco temporale in cui sono state commesse le violazioni.
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Cos’è il Quadro RW e a cosa serve?
Le persone fisiche residenti in Italia che detengono all’estero immobili e attività di natura finanziaria a titolo di proprietà o altro diritto reale hanno l’obbligo, ai fini del monitoraggio fiscale, di dichiararle compilando la sezione “Quadro RW” presente all’ interno del modello UNICO, denominata “Investimenti all’ estero e/o attività estere di natura finanziaria” e di versare le imposte corrispondenti (IVIE/ IVAFE).